Ecomuseo
dei Sette Ricordi

Le fasce, il frumento e i mulini


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I muli e i mulattieri


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Il piffero, le danze e le buiasche


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Il castagneto e u seccaézzu


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Il pascolo


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A carbunin-a


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Casoni, muretti a secco e sierve


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Ecomuseo… Di cosa si tratta?

Il termine ecomuseo indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
Il patrimonio storico, culturale ed ambientale sono diventati oggetto d’interesse pubblico in cui la società può conoscere il territorio che la circonda.
Un ecomuseo, diversamente da un normale museo, non è circondato da mura o limitato in altro modo, ma si propone come un’opportunità di scoprire e promuovere una zona di particolare interesse per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche e di ricerca che si avvalgono del coinvolgimento in prima persona della popolazione, delle associazioni e delle istituzioni culturali.
Inoltre si può dichiarare che il museo diffuso appartiene alla comunità, che è essa l’ecomuseo. 

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“Sette Ricordi”… Perché?

Perché proprio sette? Forse perché il sette è anticamente il numero delle Arti liberali, ma sette sono anche i giorni della settimana, e settima è la nota sensibile del pentagramma, quello che si balla fino a tardi sull’onda dei valzer e delle gighe di piffero e fisarmonica, da sempre nelle feste delle aie e nei ritrovi delle frazioni ancora abitate. Fatto sta che…

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Il territorio

Il territorio proposto per l’istituzione dell’ecomuseo dei Sette Ricordi si trova all’interno del Comune di Carrega Ligure. L’intero territorio del comune è considerato come una propaggine della cintura appenninica ligure e ciò assume un signficato che va al di là dello stretto profilo geo-morfologico. Infatti, molti fattori di ordine culturale (dialetto, tradizioni, costumi e usanze gastronomiche, musiche e rapporti commerciali) legano in modo particolarmente stretto questo territorio alle realtà vallive dell’entroterra ligure, piacentino ed emiliano. Per questo motivo l’insieme dei piccoli comuni rurali arroccati su queste pendici appenniniche costituisce l’ideale territorio denominato delle “Quattro Province”. 

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La storia

Il territorio comincia a restituire esili tracce di storia già da epoca romana, con il rinvenimento di una necropoli che la tradizione storica locale fa risalire alla seconda metà del primo secolo. In assenza di scavi approfonditi, i reperti rinvenuti non sono, tuttavia, sufficienti per definire l’entità e la struttura degli insediamenti umani di quell’età.

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